lunedì 20 gennaio 2014

Stivali per polpacci grossi (Prima parte)

Ciao a tutte!

Questo sarà il primo di due post sull'argomento e spero si riveli utile a chi, come me, ha passato quasi ogni inverno della propria vita con ai piedi anfibi o stivaletti perché di stivali adatti alla conformazione del proprio polpaccio nei negozi non ne trovava. 
Ebbene, il post è dedicato tanto alle curvy quanto a chiunque soffra di ritenzione idrica e accumuli liquidi proprio tra polpaccio e caviglia, perché quello dei ''polpacci grossi'' non è solo un problema di noi curvy, quindi consoliamoci un po' :-)

Parto con una osservazione abbastanza deprimente, ovvero: molti stivali che si trovano in giro per negozi vanno stretti o si chiudono appena anche a chi ha un polpaccio nella norma, col risultato che chi ha un polpaccio nella norma si convince di averlo grosso e chi grosso lo ha per davvero sprofonda nella più nera disperazione. 
Cosa possiamo fare allora per stare bene con noi stesse? Armarci di pazienza e cercare la nostra salvezza su internet. So che ancora oggi molte persone diffidano dagli acquisti online, ma alcuni online-shop sono affidabili al 100% e perché soffrire se la soluzione è a portata di mano?! Ovviamente c'è sempre la possibilità di girare con pazienza per negozi, di certo qualcosa anche così si trova, ma i rischi sono almeno due: incappare nelle odiose commesse che si chiedono (e ti chiedono) come uno stivale due misure in più della tua non ti si chiuda ancora e doversi accontentare di modelli che non ci fanno impazzire perché non di tendenza, con poco o troppo tacco etc. La rete invece è democratica, permette anche a noi di essere alla moda, di sentirci sexy (eh sì, io con gli stivali mi ci sento tantissimo!) e di scegliere con calma e senza stress gli stivali dei nostri sogni e non doverci accontentare di cose informi senza tacco e cerniere.

Ho deciso di trattare l'argomento in due diversi post in quanto col tempo e grazie all'aiuto datomi dalle testimonianze di altre blogger ho veramente tanto da dire e soprattutto ho collezionato un bel po' di stivali (e ho anche una ''lista desideri'' piuttosto nutrita, a dire il vero :-D)! In questa prima parte vi parlerò di stivali con prezzi bassi, è ovvio che meno si spende e meno il prodotto rende, in questo internet non fa eccezione, ma se ci si vuole togliere lo sfizio di un paio di stivali originali da mettere solo raramente o se si preferisce cambiare spesso look, perché non farlo.

Parto da Shoefashionista, online-shop inglese che vende stivali, ankle boots e anche altri tipi di scarpe. I prezzi, come vedrete, sono abbastanza bassi (circa 30 euro per paio di stivali) e molti modelli hanno il polpaccio largo o grossi inserti elasticizzati. 
Pro di Shoefashionista: tanti modelli carini, prevalentemente a tacco basso, ma in materiali diversi, stivali molto comodi, abbastanza caldi, cerniere resistenti e, nonostante non sia scritto da nessuna parte, la pianta del piede è decisamente grande, sono a tutti gli effetti stivali cosiddetti wide fit. Inoltre, comprando dal loro sito quattro paia di scarpe se ne ottiene un quinto paio in omaggio.
Contro di Shoefashionista: i materiali lasciano un po' a desiderare, il tacco è rumoroso e si consuma in fretta. Aggiungerei tra i contro anche le spese di spedizione decisamente alte per le mie tasche (se si compra da Amazon sono invece gratuite, ma il prezzo degli stivali è più alto) e il fatto che non per tutti i modelli di stivali è specificata l'ampiezza del polpaccio, col rischio che tra spese di spedizione e di reso si butti via un capitale.


New Look è il secondo online-shop, sempre inglese, nostra ancora di salvezza. Vi preannuncio che di New Look parlerò spesso, in quanto vende capi di buona qualità, alla moda e a prezzi bassissimi. 
Confesso di non aver mai acquistato da New Look stivali al ginocchio (solo un paio di tronchetti), ma tengo spesso d'occhio la sezione wide fit perché non si sa mai e ho notato che ci sono parecchi modelli, alcuni anche extra-wide, con tacco, zeppa, bassi, in finta pelle, vera pelle etc. e i prezzi si aggirano tra i 30 e i 40 euro, ma i modelli in saldo possono costare anche meno, così come quelli in pelle costeranno di più.
Pro di New Look: scarpe alla moda, qualità accettabile, buona scelta di modelli, spedizione gratuita da 65 euro.
Contro di New Look: anche qui non è specificata la circonferenza esatta del polpaccio (personalmente cerco di basarmi sulle foto in cui una modella indossa gli stivali in questione), la pianta del piede è solo impercettibilmente più ampia del normale, reso a nostre spese.


Anna Field: si tratta in questo caso di una marca di scarpe (ma anche di vestiti) venduta esclusivamente presso il celeberrimo online-shop Zalando. I prezzi degli stivali oscillano tra i 30 e i 60 euro, la qualità è adeguata al prezzo e, punto a favore di questa marca, i tacchi sono molto comodi.
Pro di Anna Field: modelli originali, vasta scelta, prezzi onesti, spedizione e reso gratuiti, possibilità di pagare in contanti senza spese di contrassegno, stivali con i tacchi comodi, schede con circonferenza polpaccio e altre informazioni utili, commenti clienti.
Contro di Anna Field: purtroppo il marchio non offre scarpe in pelle, la durata del prodotto è quindi minore.



Bene, la  prima parte si conclude qui! Spero di essere stata utile, di avervi dimostrato che le possibilità di trovare gli stivali dei nostri sogni, con un po' di pazienza, esistono anche per noi e vi invito a chiedermi aiuto nel caso voleste consigli!
Alla prossima puntata!


domenica 19 gennaio 2014

Curve per negati. Perché?

Salve a tutti,

le curve a cui il nome del mio blog fa riferimento sono, ovviamente, le curve del corpo. Perché Curve per Negati? Spero che abbiate già sentito parlare o vi siate trovati tra le mani uno dei tanti libri della collana ''X per Negati'' (dove X sta per una disciplina, uno strumento musicale etc.). L'idea di partenza di questi manuali è la seguente: il lettore non sa nulla dell'argomento, dunque è potenzialmente negato, ma anche potenzialmente portato all'argomento a cui è dedicato il manuale. Cosa c'entra questo con le curve? Beh, c'entra eccome. Le ragazze morbide, curvy, formose, sovrappeso e chi più ne ha, più ne metta hanno spesso difficoltà nel trovare un giusto approccio al mondo e alla società. Sia che le curve siano un generoso dono di Madre Natura, la conseguenza di disfunzioni, uno dei segni lasciati dai DCA o semplicemente sintomo di golosità, credo sia spesso difficile accettarsi per quello che si è esteriormente. Le mie parole, le mie esperienze e i miei consigli spero dunque che possano servire a qualcuna come introduzione all'accettazione di sé, ma anche come ''Manuale d'uso'' delle curve, perché sì, ragazze, se le abbiamo dobbiamo imparare a sfruttarle a nostro favore!

Quello che ci fanno credere è che l'aspetto abbia nel mondo in cui viviamo un'importanza sempre crescente: la società ti accetta più facilmente e più volentieri se sei bella, alla moda, magra, perfetta.. non lo sei? Allora compra pillole per dimagrire, fai shopping in una boutique di lusso, fa' la ricostruzione alle unghia e sorridi, sorridi, finché il principe azzurro ti noterà. La verità è che non tutte le ragazze perfette, quelle che noi curvy invidiamo, sono poi così felici. Penso a tutto ciò che sta dietro a una sfilata di moda, le modelle anoressiche e cocainomani ridotte a uno scheletro non perché così sono più belle, ma perché così, al contrario, saranno più brutte e gli abiti da loro indossati risalteranno. Penso anche (e questa è una realtà che conosco meglio) alle mie amiche, quelle magre, belle e intelligenti che comunque, nonostante ciò, non hanno questa vita tutta paillettes, sesso e felicità che i media descrivono. Tutti, ma proprio TUTTI hanno debolezze e accettarle non è un segno di sconfitta, bensì di vittoria. Possiamo accettarle e cercare di porvi rimedio con senno e oculatezza oppure accettarle e imparare a conviverci, questa è una scelta del singolo. 
Da quando ne ho memoria, ho sempre rifiutato il mio corpo: quando ero rotonda ero troppo rotonda, quando ero normopeso ero ancora troppo rotonda e così via, questo perché forse, nella mia mente di ragazzina, pensavo che la magrezza osannata dai media mi avrebbe portato felicità, gioia e gaudio da un giorno all'altro, ma non è così, le gioie e i dolori sono gli stessi per tutti e non esiste un peso capace di far sparire le grane. 

Oggi, grazie al ritorno in auge di contro-culture come quella delle pin-up, si è tornato a parlare di corpo femminile, curve, femminilità e sensualità. Se però le splendide e sorridenti pin-up sono perlopiù immagini senz'anima, né parola, le curvy-bloggers sono, a mio avviso, la nuova rivoluzione, l'arma per difenderci dagli attacchi di questa società in apparenza dei magri e felici, un'arma da impugnare criticamente e consapevolmente per sentirsi più forti, farsi coraggio e capire che la realtà non è una sola, ma fatta di tanti contributi diversi.
Questi ultimi righi vogliono essere quindi un mio ringraziamento a curvy-bloggers italiane in primis, ma anche straniere che hanno avuto e hanno la forza di andare oltre la banalità quotidiana dei media, che fanno vedere in rete i propri pregi e difetti (io le trovo belle da mozzare il fiato), fregandosene delle critiche sterili e dandomi forza in quei momenti di umore nero in cui ancora, alle volte, ricado. Questo blog nasce quindi con il doppio scopo e di non ricadere nei pensieri tristi e di dare il mio contributo, nella speranza che una voce in più possa aiutare chi si sente demoralizzata vedendosi diversa, quando diversa in realtà non  è.